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L'Italia colonia d'Europa?

Rileggiamo insieme l’art. 1 comma 2° della Costituzione della Repubblica italiana: “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti della Costituzione“.

Bene, l’Italia è uno stato sovrano e, secondo il concetto comune, è stato sovrana la nazione che ha posizione d’indipendenza nell’ambito internazionale.

         Questo concetto, appunto, espressero i Padri costituenti ponendo l’art.1 della Carta costituzionale. Le guerre ottocentesche contro chi negava la nazionalità italiana furono “guerre di indipendenza”, il sangue dei nostri patrioti, anche in tempi recenti dopo la Seconda Guerra mondiale, fu per affermare l’indipendenza della nazione italiana ed ogni sforzo venne compiuto per affermare l’unità e l’indipendenza dell’Italia, la Guerra di liberazione, si disse, fu l’ultimo capitolo delle guerre d’indipendenza nazionali.


         Oggi purtroppo il concetto di sovranità nazionale è scosso violentemente in favore di trattati internazionali, e sto riferendomi in particolare a quelli della Comunità europea, che via via stanno riducendo il concetto di sovranità nazionale che appartiene al popolo.

Vi sarebbe da considerare anticostituzionale ogni accordo che mini la sovranità nazionale, quindi in buona sostanza ogni trattato europeo.

Si ritiene da alcuni che il sovranismo sia un concetto superato e che la sovranità debba appartenere ad enti superiori non eletti dal popolo.  Quindi, per questi concetti, cari al vecchio comunismo, il popolo italiano è stato in parte espropriato della sua sovranità e dovuto soggiacere a decisioni non sue, ma imposte dall’”alto”.

Mi riferisco in particolare ai fatti di queste ultime ore quando un governo eletto e sostenuto dal popolo italiano con enorme maggioranza (circa al 60% del consenso) che propone in piena legittimità scelte di natura economica, deve essere sottoposto al vaglio ed all’esame di burocrati di altre nazioni, quindi non eletti direttamente, per stravolgerle e vanificarle.

         L’intervento di un commissario europeo di una nazione che una volta si diceva cugina (parenti serpenti!) ha del paradossale e costituisce un grave vulnus alle intenzioni della maggioranza degli italiani. I nostri attuali governanti che appaiono andare dritti per le loro scelte non possono e non devono sottostare a diktat di entità che di nulla hanno di umano, ma volti soltanto alla conservazione degli interessi del capitale internazionale. Minacciare il popolo italiano di gravi danni in ipotesi di loro mancato ascolto ha del criminale.

E’ un atto di guerra alla sovranità di uno Stato e di un popolo che va respinto.

         Noi, Popolo italiano, abbiamo la nostra sovranità che discende appunto dal secondo comma dell’art. 1 della Costituzione e non possiamo, proprio per principio costituzionale, abdicare in favore di volontà diverse che non siano quella espressa dalle urne chiuse solo pochi mesi fa.

         Gli Italiani hanno finalmente trovato governanti che si propongono mettere al primo posto della loro azione di governo le loro esigenze e di conseguenza passare in secondo piano quelle di altre nazioni europee che da sempre hanno lavorato per indebolirci e renderci una loro colonia sotto l’usbergo della Comunità europea.

         L’asse franco-tedesco di una volta ed il sovranismo francese adesso hanno reso possibile la demolizione del sogno europeo. Da una corretta gestione di un mercato comune e di libertà delle frontiere continentali, siamo passati ad una specie di moloch sovranazionale che si è arrogato di fare il buono ed il cattivo tempo delle nazioni partecipanti. Si maneggia lo “spread” come un’arma di distruzione di massa ed alla barba di chi sostiene che per effetto dell’Unione europea il continente gode di oltre settanta anni di pace di illude. Alle cannonate degli eserciti contrapposti oggi spara con lo “spread” che fa più danni alle speranze nazionali di rinascita che non le bombe di una volta.

Altro che pace europea !

         Siamo in guerra. Dobbiamo conservare la nostra sovranità, costi quel che costi, mai cedere alle pretese dei burocrati di Bruxelles.

         State tranquilli, siamo troppo grandi per fallire. Un default dell’Italia trascinerebbe l’intera Europa, sarebbe la fine dell’Euro e della BCE, ed alla fine saranno proprio loro, burocrati europei, per salvare il loro posto che dovranno cedere e rendersi conto che la felicità di un popolo non è quella degli istituti finanziari, ma quella del suo benessere, quindi liberarli dall’ossessione del “rapporto deficit/pil” artatamente fissato.

Un’ultima constatazione. Le parti politiche che si appellano all’Europa perdono consenso in tutto il continente, al contrario di quelle che affermano la sovranità delle Nazioni. Un ragione ci sarà.

Le nazioni europee, tutte, non sono e mai dovranno essere colonie della Comunità europea, ma tutte nazioni sovrane libere ed indipendenti.

(Articolo di  Andrea Stefano Marini Balestra) https://www.lacitta.eu/cronaca/39827-l-italia-e-sovrana-o-colonia-d-europa.html

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