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Un piano di rinascita industriale

 Il nostro Paese deve tornare a essere un’orgogliosa potenza industriale, che scommetta su qualità e innovazione per competere efficacemente sul piano internazionale. Allo Stato spetta un ruolo da protagonista in questo processo, non soltanto attraverso partecipazioni dirette al nuovo tessuto produttivo ma anche sostenendo adeguatamente il sistema della ricerca che traina l’innovazione tecnologica. È importante chiarire che l’espansione dell’industria pubblica è anche il presupposto di un settore privato dinamico e competitivo: non è un caso che storicamente sia stata la politica industriale a determinare un significativo indotto “a cascata” sulle piccole e medie imprese, facendo da volano anche agli investimenti privati. 

 A questo scopo è inoltre necessario snellire gli oneri burocratici a carico delle aziende e dei professionisti, mettendo a disposizione delle imprese un sistema efficace che si lasci alle spalle inefficienze e cavillosità amministrative. Più in generale, bisogna ripartire dalla consapevolezza per cui il tessuto produttivo di un Paese può fiorire solo laddove lo Stato intervenga per creare un circolo economico virtuoso, anche attraverso la promozione della piena e buona occupazione e il sostegno alla domanda interna.

(Tratto dal manifesto Italexit del 2020)

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