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Italia pre EU

  Breve video sintesi storica delle passate condizioni che hanno portato all'Unione Europea. Per approfondimenti sull'argomento, si rimanda al libro "Il più Grande Crimine" di Paolo Barnard, "La Matrix Europea" di Francesco Amodeo.     👉 Continua

Non ci sono abbastanza soldi?

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La moneta unica?

  Video su dettagli che fanno una grossa differenza sulla corretta valutazione del sistema Euro...   👉 Continua

La Lira e la sovranità monetaria

Appunti storici sulla sovranità monetaria italiana. Testi del Prof. Ivan Pagliarani, con immagini allegate di questo blog. Leggi PDF

Italia e 30 anni di declino

 Serata di formazione Italexit con l'Ing. Giampaolo Ferranti Illustrazione con slide del declino italiano negli ultimi 30 anni, dovuto a politiche neoliberiste antisociali. (anno 2022)

Sulla salute NON si lucra

È prioritario invertire la rotta del processo ventennale di smantellamento del Servizio sanitario nazionale (SSN). Bisogna dire basta a esternalizzazioni, privatizzazioni e sovvenzioni alla sanità privata per rilanciare con vigore quella pubblica. Va ripristinato il diritto a cure gratuite di alta qualità per tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale, non solo come sacrosanto principio etico e costituzionale ma anche come necessità di sicurezza nazionale.  È proprio di fronte alle emergenze infatti che si manifesta tutta l’importanza di un sistema di salute pubblica, vera spina dorsale su cui si regge l’intera società. A tutto questo si deve affiancare una riflessione più ampia circa gli innumerevoli impatti sulla salute di un sistema che ha messo per troppi anni il profitto davanti a ogni altro valore.  Fra le tante scelte figlie di questa logica che rischiano di rivelarsi nocive per l’interesse comune, ne è emersa soprattutto una negli ultimi anni: l’adozione acritica da par

Il funzionamento dei sistemi monetari

5 video MMT Italia (Modern Money Teory): Lezione 1. Le basi settori, deficit, surplus, debito e risparmio   Lezione 2. Le basi PIL, debito pubblico, privato ed aggregato, inflazione   Lezione 3. Le Politiche Economiche e la disoccupazione   Lezione 4. Il sistema bancario   Lezione 5. Modern Money Theory

Big Pharma, Lobby, Rothschild e ricchi potenti

 Video pre-pandemia 2012 Le Lobby padrone della EU Definizione di Lobby : Gruppo di persone che sono in grado di influenzare a proprio vantaggio l'attività del legislatore e le decisioni del governo o di altri organi della pubblica amministrazione. L'influenza delle Banche d'affari sulla politica (2016)   - Link a: Nomi e Cognomi del potere nascosto   I più ricchi e potenti al mondo In qualche commento sulle 25 famiglie più ricche al mondo (almeno sino ad oggi in base ai dati Bloomberg) si è fatto riferimento ai Rothschild o meglio alla loro assenza dalla lista dei più ricchi.  Oggi le loro aziende finanziarie non sono i colossi che erano nei primi anni dell' Ottocento, l'articolazione della loro stirpe è molto più vasta e frammentata rispetto al passato ma la loro presenza nel nostro quotidiano rimane trasversale a prescindere dall' inserimento in questa o quella classifica. I Rothschild sono stati e sono una grande famiglia che non ha solo una storia propria

Oltre la EU, per una reale collaborazione europea

È ormai sotto gli occhi di tutti come il processo di integrazione economica europea, lungi dal promuovere «un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa», abbia enormemente acuito le divergenze intraeuropee, causando una diffusa devastazione sociale e fomentando sentimenti di rivalità tra Stati che non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale. Questo rappresenta un ostacolo alla cooperazione multilaterale tra Paesi europei su temi cruciali quali la geopolitica, la gestione dei fenomeni migratori e la questione climatica.  Abbandonare la moneta unica non comprometterebbe questo tipo di cooperazione; al contrario, mettere i singoli Stati nelle condizioni di poter tornare a operare nell’interesse dei cittadini rappresenta la conditio sine qua non per il rinnovamento del progetto europeo su basi radicalmente diverse, cioè sulla libera cooperazione tra i popoli d’Europa fondata sul rispetto delle prerogative sovrane e democratiche di ciascun Paese. Solo in quest’ottica è

Un approccio radicale alla crisi ambientale

 La crisi ambientale che stiamo affrontando a livello planetario è una delle conseguenze più disastrose della globalizzazione sfrenata. Per uscirne occorre adottare nuovi paradigmi che scalzino il dogma economicista e riportino al centro il benessere collettivo, prestando particolare attenzione alla salvaguardia di tutto il patrimonio naturale, da quello paesaggistico a quello boschivo, in modo da poterlo tramandare alle future generazioni. Coniugare le esigenze ecologiste a tutela dell’ambiente con quelle sociali a tutela del lavoro è una sfida complessa che può essere affrontata soltanto da uno Stato che disponga della sovranità monetaria.  Serve quindi sviluppare una visione strategica lungimirante e pianificare una politica industriale che porti alla costruzione di un innovativo tessuto produttivo che sia realmente ecosostenibile. Mentre oggi il costo dell’improrogabile transizione ecologica viene regolarmente scaricato sulle spalle delle fasce più fragili della popolazione, occorr

I confini nazionali, baluardo dell'autodeterminazione

I confini nazionali sono qualcosa di imprescindibile per la definizione stessa di Stato: averne un controllo capillare non può che essere una priorità per una politica degna di questo nome. La regolazione dei flussi migratori è necessaria innanzitutto per tutelare la coesione sociale di un Paese. Se è vero che nei momenti di crescita un’immigrazione – ben modulata – costituisce una risorsa preziosa, non c’è dubbio che durante le contrazioni del ciclo economico questa possa innescare drammatiche conseguenze sociali. Vale poi la pena soffermarsi su una riflessione: sebbene uno Stato d’arrivo che disponga della sovranità monetaria abbia tutti gli strumenti per garantire la piena occupazione e possa trarre il massimo profitto dal processo migratorio, gli Stati di partenza rimangono comunque piagati dal dramma dell’emigrazione di massa.     Video del 2017 Questi Paesi, perlopiù vittime del giogo neocoloniale, vengono in questo modo depauperati dell’unica ricchezza rimasta a loro disposizion

Il lavoro per tutti

Impossibile? Solo se si crede che il lavoro sia solo quello creato dal settore privato. Ovviamente quest’ultimo ha un ruolo cruciale da giocare in un’economia dinamica, ma i processi di automazione e di robotizzazione implicano che saranno sempre meno i lavori che il settore privato sarà in grado di offrire. Dobbiamo dunque rassegnarci alla disoccupazione o al massimo a ricevere un reddito di sussistenza dallo Stato?  Assolutamente no. Infatti non solo siamo drammaticamente a corto di organico nei tradizionali settori pubblici, in particolare sanità e istruzione, ma esistono un’infinità di lavori potenziali – e assolutamente necessari – da creare nei campi della riconversione ecologica, dell’urbanistica, delle infrastrutture, dell’assistenza sociale oltre che nei nuovi distretti industriali da lanciare. Va da sé che molti di questi lavori, poiché richiedono cospicui investimenti che non garantiscono utili monetari nell’immediato ma offrono grandi “utili sociali”, può crearli solo lo St

Per la sovranità alimentare

Proporre un modello alternativo alla globalizzazione sfrenata significa innanzitutto contrastare la logica mercantilista che distrugge la domanda interna e impone alle nostre aziende di rivolgersi al mercato estero. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel settore primario: le eccellenze enogastronomiche che il mondo ci invidia sono diventate negli anni sempre meno ordinarie sulle tavole degli italiani.  Sono state rimpiazzate da prodotti di bassa qualità e materie prime importate che, non dovendo sottostare a regolamenti e controlli, strozzano gli agricoltori e gli allevatori nostrani e li costringono a una competizione al ribasso che non si può e non si deve sostenere. Un’Italia che voglia davvero dirsi sovrana deve essere in grado di garantirsi la sovranità alimentare. Cosa che naturalmente non significa rifugiarsi in un’anacronistica autarchia, bensì sostenere le imprese del settore e far sì che gli italiani siano i primi a poter beneficiare dei frutti della propria terra. (

Un piano di rinascita industriale

 Il nostro Paese deve tornare a essere un’orgogliosa potenza industriale, che scommetta su qualità e innovazione per competere efficacemente sul piano internazionale. Allo Stato spetta un ruolo da protagonista in questo processo, non soltanto attraverso partecipazioni dirette al nuovo tessuto produttivo ma anche sostenendo adeguatamente il sistema della ricerca che traina l’innovazione tecnologica. È importante chiarire che l’espansione dell’industria pubblica è anche il presupposto di un settore privato dinamico e competitivo: non è un caso che storicamente sia stata la politica industriale a determinare un significativo indotto “a cascata” sulle piccole e medie imprese, facendo da volano anche agli investimenti privati.   A questo scopo è inoltre necessario snellire gli oneri burocratici a carico delle aziende e dei professionisti, mettendo a disposizione delle imprese un sistema efficace che si lasci alle spalle inefficienze e cavillosità amministrative. Più in generale, bisogna rip

Restituire agli italiani ciò che è loro

A fare la fortuna dell’Italia nel secondo dopoguerra fu il connubio della piccola e media impresa con le banche pubbliche, la grande industria di Stato e la pubblica amministrazione (istruzione, trasporti, sanità ecc.). Negli ultimi decenni tutte queste realtà faticosamente costruite con soldi pubblici – cioè con la ricchezza di tutti – sono state progressivamente privatizzate.   Persino dei monopoli naturali come la rete autostradale e le reti energetiche sono stati smembrati e consegnati nelle mani di spregiudicati “prenditori”, che ne hanno ricavato rendite e profitti a scapito della qualità e dei costi dei servizi, dunque a scapito di tutta la collettività. È ora di restituire al popolo ciò che è suo, riportando questi settori sotto il controllo pubblico. (Tratto dal manifesto Italexit del 2020) Link relativo a Scenari Economici

La transizione sinistra progressista neoliberista

 2013 Paolo Barnard racconta un po quello che è accaduto alla politica di sinistra  

Telegram più sicuro di Whatsapp e Google?

Non serve un microchip, ci pensa già lo smartphone (video del 2017)  A differenza di WhatsApp, Telegram non ha la crittografia end-to-end come impostazione predefinita, per cui in caso di attacco hacker ai server, i dati degli utenti e i contenuti scambiati non saranno al sicuro da occhi indiscreti.  Whatsapp è della stessa proprietà Facebook dove gira pubblicità e post basati su preferenze che potrebbero essere carpiti da...? Invece per essere sicuri che la propria privacy online venga preservata, gli utenti che scelgono di utilizzare l'app di Telegram devono attivare coi propri contatti la modalità di chat segreta, dove il simbolo del lucchetto indica che i messaggi inviati sono stati crittografati end-to-end. Eventuali intercettazioni sono legali solamente quando: richieste dal pm; autorizzate dal giudice per le indagini preliminari; effettuate dalla polizia giudiziaria, con la propria strumentazione. Un trojan o trojan horse, nell'ambito della sicurezza informatica, indica

Gatekeepers (la custodia al cancello)

I Gatekeepers denunciano un problema ma non ciò che va oltre o che porterebbe alla soluzione del problema stesso. In modo consapovele od inconsapevole evidenziano i "ladri di galline", si critica aspramente e giustamente il politico di turno, ma si omettono le informazione ed azioni che porterebbero alla soluzione di situazioni veramente gravi. (per non cambiare niente ed avere più audiens?...non solo) Per esempio il gatekeeper si mette a raccontare giustamente per filo e per segno tutte le malefatte di alcuni politici, "mani pulite", mafia ecc., ma non estende il discorso alla radice della situazione; così il pubblico è "soddisfatto/sfogato" e deviato non vede tutto il marcio e non risale agli stegocrati (quelli più causa al di sopra). Alcuni esempi di Gatekeepers:  complottisti assurdi, pseudo rivoluzionari, giornalisti alla Travaglio, Saviano, rottamatori alla Renzi, Crozza, Grillo, europeisti e neoliberisti ecc. ecc.. Che sia a livello politico o gior

Glossario Italexit

Chiunque voglia essere un attivista Italexit o anche solo un semplice simpatizzante che discute con amici su questo argomento, dovrebbe come minimo conoscere a menadito il significato delle seguenti parole:

Storia dell'elite e nomi dei potenti nascosti (7 video)

 Prefazione con lo storico Alessandro Barbero... 7 video per scoprire i nomi e cognomi, più 2 link da leggere:   (anno 2009) Storia delle Elite Il potere Lettura: https://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=151 Lettura: https://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=154        Il Grande Reset non è citato in questi video, perchè proposto nel 2020 dal (WEF) Forum economico mondiale nato nel gennaio 1971. * Vedi anche :  Big Pharma, Rothschild ed altri ricchi potenti